Amici Deficienti ~ Siamo proprio sicuri?

sabato 23 ottobre 2010

Amici Deficienti

Vi è mai capitato di avere amici deficienti? Di quelli che hanno il terrore a dirti le cose, che inventano scuse su scuse, per una loro ipotetica convinzione, che noi possiamo uscirne feriti... quando magari a te neanche interessa quello che vogliono dirti. Insomma, quelli che piuttosto che dirti le cose come stanno si caverebbero un occhio. Guarda, magari ci trovi una chiave dentro, come in Saw; sai che chiave è? Quella della tua scatola cranica. Sì, quella, proprio lei, quella che fa accedere al tuo cervello. Usala e buttalo, che tanto non ti serve visto come lo utilizzi.
Situazione tipo. Siete voi due, magari state a casa a catsegiuar e tu inizi a disegnare. Una roba oscena se non sei capace. E quando chiedi un'opinione sincera al tuo amico, scatta la reazione. -No, ma è bellissimo, dovresti continuare, sei proprio portato. Che cos'è uno scimpanzè albino?-  Quando in realtà era Jodie Foster ne Il silenzio degli innocenti. Ma brutta testa di fattezze falliche, che ti costa dire con un po' di tatto: -Mi dispiace dirlo, ma non sei molto portato-
Ahhhhh, quanto godrei in una risposta sincera una volta tanto. Un orgasmo improvviso di sincerità.
O ancor peggio, quando si arrampicano sugli specchi.
Seconda situazione. Gara di poesie del liceo, la classe è obligata a partecipare. La tua poesia è piena di errori, rime assurde (Cavolfiore/cuore) e magari tratta della tematica della morte. Arriva l'amico deficiente, legge la poesia ignorando che sia la tua e fa: -Che merda questa roba, ma chi 'ha scritta?- E tu, con fare molto delicato alzi la manina. Ed è qui, che si capisce la deficienza del suddetto amico. Ci sono 3 tipi di risposte, ma solo una è quella giusta.

La risposta A: -E, sarà anche scritta con in piedi, ma è molto profonda. Vuoi farlo di mestiere?-

La risposta B: -Oh, ma è bellissima, l'ho confusa con quella accanto, non parlavo della tua ovviamente. Sei bravissimo-

La risposta C: -L'hai scritta tu? Bella schifezza-

Nei primi due casi, si può assistere al cosiddetto Amico dementis et ipocritum, nel terzo caso, se siete fortunati ovviamente, si assite all'amico sincero, quello che le cose te le dice in faccia, e sia chiaro, lo fa per voi! Un amico sincero è un dono, tenetevelo stretto, che non vi ricapiterà spesso.
Ma le categorie di amici deficienti non finiscono qua, no, troppo facile; ci sono quelli che si autoconvincono che a noi piacciano.
-AntonLuca, i-io sono inna-mo-morata di Giuseppaldo, mi spiace dirtelo così, so che tu mi vieni dietro, ma la realtà è questa. Perdonami ti prego.-
E magari tu stai tutto tranquillo a sorseggiare una bibita pensando a Romualda, o Romualdo, a seconda dei gusti, e questi cercano di consolarti:
-Magari, in un'altra vita, io e te....forse...chissà...probabilmente, nessuno può saperlo...- Con quelle frasi da film di serie zeta, inconcluse e piene di pause.
Ma magari cosa? Non mi sei mai piaciuta, sei forse la Mediolanum che tutto gira intorno a te? Per rimanere nel gergo bancario, sicura di aver messo il sale nella zucca?
Ed infine, gli amici che pretendono che tu gli dica una stronzata. Ecco, io non li sopporto, li strangolerei a morte, finirei in galera contento.
-Oh, mio Dio, sono ingrassato, sto mettendo su una panza. Sembro un cocomero vero?- Te lo domandano facendo quella faccia da trote bastonate, cercando conforto e contraddizione. In questi casi cerco sempre di essere fiscale come una tassa: -Sì, hai preso 5 chili e si notano tutti. Anche lì guarda, ti sta venendo una pappagorgia...-
E loro ti guardano male e negano. Neghi? Cosa ti neghi, che stai lievitando come un ciambellone in forno. Prima mi dici che sei grasso, poi vuoi che io ti dica che sei magro. Ma fatti curare, te e le tue tecniche subdole di autocommiserazione.



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