aprile 2011 ~ Siamo proprio sicuri?

London life

La via parellela a dove vivo...È così british, è così lontana e vicina allo stesso tempo.

Madrid

Come non si può innamorarsi di un città come Madrid? Estás en mi corazón, siempre!

Napoli

Forse uno dei posti dove ho mangiato meglio!

Zaragoza

Il mondo è bello perché possa fare foto stupide ovunque

Budapest

Assaggiate il Kurtőskalács!

venerdì 29 aprile 2011

M a t t a t a : emme a ti ti a ti a

Ahhh! Il mio cervello continua a suggerire la fuga.  ...e anche una variante di vocale, ma non voglio ammorbare nessuno con le mie astinenze forzate
Dove posso andare il primo maggio? Dato che piove, e non ho alcuna intenzione di stare a casa di amici, cosa posso inventarmi? È appurato che la mia pigrizia mi impedisce di uscire di casa senza una meta ben precisa, ma soprattutto senza un minimo di compagnia.
Non socializzo con gli sconosciuti, o meglio, ci metto molto più tempo del dovuto, quindi è scartata l'idea di andare in giro a buffo. Poi io odio la gente.
Parliamoci chiaro, non mi va di prendere un treno, arrivare al paese e andare a casa di qualcuno. No! E per una volta nella vita, lo sto dicendo da persona lucida. Dovrei farmi un'ora e venti minuti di viaggio, per stare su Facebook? No grazie. Poi la gente si stupisce se me ne esco con: -Mi rode il culo-. Grazie alla nerchia?
Voglio andare per prati il primo maggio, voglio sporcarmi di terra,  n o n  v o g l i o  stare su un divano a ingaggiare una lotta all'ultimo sputo in faccia, per trovare qualcosa di divertente.
Sì, la lotta all'ultimo sputo in faccia è divertente, ma non è una valida alternativa ad una scampagnata.
Non mi prendono mai sul serio quando dico che vojo fa 'na mattata. Thor Santissimo, sto organizzando le vacanze con un amico dell'università che conosco da novembre, una cosa che fino ad un mese fa non avrei mai fatto, volete prendermi sul serio quando pronuncio la parola  M A T T A T A ?
Sto scoprendo questo lato di me, che a mio dire è uno dei pochi positivi, e sfruttatelo una buona volta!

mercoledì 27 aprile 2011

Fondazione D.A.

No, niente, la pigrizia ha vinto. Sono stato tutto il giorno a casa. Ancora nessun danno. Fortuna che domani vado all'università...

sabato 23 aprile 2011

Basta là!

Questo è l'ultimo giorno che passo totalmente a casa. Pur stando in questo periodo di transizione rinnega-depressione/benvenuto nuovo mondo, non riesco a non deprimermi dentro casa.Odio uscire da solo, è vero, ma è pur sempre meglio che stare qui dentro a marcire, come un uovo lasciato in frigo per mesi. Poi ci stupiamo se dentro è verde; ma va che è verde?
Quindi, per questa mia fase di "la vita è bella, i was born this way" stare dentro casa è deleterio. Una ricaduta completa ai vecchi vizi, le tre D: Depressione, disperazione e distruzione. Ennò, non ho alcuna intenzione di tornare dentro al mio guscio personale, perciò, lunedì prossimo, se non riesco a trovare qualcosa da fare a pasquetta, mi metto le scarpe e vado a camminare. Una bella passeggiata corroborante. Tanto Cinquina è nota per il suo panorama di prati, siringhe e case popolari.
Oppure martedì. Martedì me ne vado a Porta di Roma. Micio micio, vado a mediaworld, guardo le cose che non mi posso comprare, passo in libreria e così via...
Poi ovvio devo tornare a casa per finire le tavole di Graphic e iniziare il plastico per Exhibit, ma almeno non muoio.
Ci vorrebbe un gruppo di sostegno, i Depressi Anonimi.

-Ciao sono Amerigo e sono un depresso dipendente-

-Ciao Amerigo-

-Sono sobrio da due settimane, ma inizio a sentire la depressione alle spalle, però ho deciso di combatterla ecc ecc...-


Eh sì, sono quasi due settimane che non mi deprimo, dal 9 aprile! Sono orgoglioso di me...sì, sì, questa è un po' di autostima, quella cosa che pensavo di non avere. Invece eccola qua, timida timida sta facendo il suo debutto tra le altre sensazioni.

Dovrei aprire un movimento tutto mio, lo STOP DEPRESSION!

Photobucket

Chiudo dicendo che non l'ho scelta di proposito Born This Way come canzone celebrativa della rottura del mio Muro di Berlino, però è successo, un caso, anche perché non è che sia così attratto dai brani di miss Germanotta.

Don't hide yourself in regret
Just love yourself and you're set
I'm on the right track, baby
I was born this way!

venerdì 22 aprile 2011

Italo-americani

È un flagello che affligge l'umanità da oltre un secolo: parlo degli italo-americani! Quegli ibridi che popolano il mondo.
-Loro non sono umani-
 Scherzi a parte, ho notato che nell'immaginario collettivo americano, l'immigrato italiano, e rispettivi figli, sono rappresentato con canoni assurdi.
Si possono dividere in 3 grandi categorie:
  • Italo-americani napoletani
  • Italo-americani siciliani
  • Italo-americani VIP
Nel primo caso, il soggetto è in genere un libanese con i baffi spacciato per italiano: carnagione troppo scura, baffi troppo folti, altezza media di circa due mele e poco più, e accento napoletano fintissimo.Peli sul petto e riga da idraulico sono necessari per appartenere a questa categoria. Sono i tipici pizzettari, perché per gli americani Dop, SOLO i napoletani fanno la pizza, nel resto d'Italia le pizzerie non esistono. Se non sono pizzaioli, allora sono ladri, o idraulici ovviamente; nel più dei casi la cosa coincide.Non si sa bene il motivo, ma quando preparano la pizza devo per forza baciarsi le dita ed esclamare: -è nu babba!- 

I secondi presentano invece un'altezza media normale, capelli più neri del nero, in genere ricci o comunque ingestibili, nasone e accento incomprensibile agli stessi siciliani. L'occupazione tipica di questa specie è ovviamente la mafia. Gli Italo-americani siciliani, che a volte comprendono anche gente di Calabria e dintorni, spacciano droga, portano anelli d'oro a 24 K grandi come una noce, completo scuro e pistola infilata anche dove non batte il sole...a meno che non siano dei frequentatori di spiagge nudiste, e allora tutto cambia!
Se non sono Mafiosi, hanno comunque degli atteggiamenti malavitosi. Tipica la coppola in testa e il capello impomatato. 

La terza ed ultima categoria, è la più vasta. Comprende celerità come Veronica Ciccone, Al Pacino, Angeilna Germanotta, Martin Scorsese, Robert De Niro e tanti altri.
Non importa quando siano italiani, o da dove vengano; sono quegli italoamericani che hanno un passato burrascoso alle spalle, come la sindrome dell'unghia incarnita! Una debilitante malattia che colpisce questi poveri cristi fin dall'infanzia. 
Hanno sconfitto la povertà con la loro arte. Hanno combattuto per la loro vippaggine celebrità! Insomma, hanno trovato un agente con i controtesticoli, o con le controovaie, e sono improvvisamente diventati famosi. 
Il partciolare di questi personaggi, è il tentare inutilmente a ficcare parole italiane a buffo durante interviste o esibizioni. Con scarsi risultati bisogna precisare.
Però...loro sono italoamericani VIP, sono quelli che hanno il tipico genitore idraulico, pizzaiolo o mafioso. Sono quelli che sono riusciti a superare l'italianità!
Mavvaffanculo va!

Poi mi chiedo perché voglio andarmene dall'Italia. La considerazione degli italiani a l'estero fa davvero raccapricciare. 
Prima o poi lo farò anche io, sì. Cambio nome in Harry Money ed inizio a diffondere il verbo che gli italiani non sono un popolo di libanesi pizzettari.





mercoledì 20 aprile 2011

I luoghi comuni che molto comuni non sono

-Michael- *singhiozzi vari* -ti ho tradito- *altri singhiozzi vari*

-Puttana, dimmi chi era il figlio di puttana che ti ha reso una puttana!-

-Sono stata al letto...- *ennesimi singhiozzi* -COL TUO MIGLIORE AMICO!-
-L'abbiamo fatto nella cucina che ci ha regalato, ci siamo unti con l'olio che avete fatto insieme l'anno scorso, ci siamo sparsi le cenere di tua nonna che avete cremato insieme! Però io amo te, lui non è niente, perdonami ti prego!-
-Ah sì, ti ricordi il figlio che ho partorito tre anni fa che continui a chiamare figliolo? Sì? È Suo.-

ahh, quanto avrei voluto mettere un file audio di questa scenetta...


Partendo dal fatto, che nel mio immaginario utopistico, io non mi permetterei mai di mettere neanche un dito sulla ragazza di un mio ipotetico migliore amico, come puoi tu essere umano di dubbia intelligenza, chiamare migliore amico una testa di cazzuola che ti si fornica la ragazza? Per questo torno al concetto della piramide dei rapporti umani. Cari creatori di Cliché cercate di capirlo una volta per tutte, chiamando una persona "migliore amico", si presuppone che sia improbabile che questi tradisca la fiducia del corrispettivo "migliore amico". O no?
Avendo tra l'altro poca esperienza personale, non posso dire completamente la mia  -mi mancano entrambe le materie prime-   però se mai dovesse accadere uno, a lui lo corco di botte finché non stramazza al suolo con le fattezze di Michael Jackson un'ora prima di morire, due incarico la mia migliore amica, dato che non posso menare io personalmente l'ipotetica zoccola, e la convinco a corcarla di botte, finché non assomiglia anche lei ad un VIP mostruoso. Come direbbe la Littizzetto, entra Courteny Cox, esce Courteny Love.

Un altro luogo comune che mi da tanto, ma tanto fastidio è il seguente:
-Quella sta lì in televisione perché le piace il cazzo-
No, scusa, non capisco il nesso. Che male c'è? Qual è il problema di grazia? È una donna è normale che si attratta dai maschi.
Ci rendiamo conto in che mondo viviamo? Dove un 60enne (mio padre) può permettersi di dire tali assurdità e passare come un luminare?
Se poi la suddetta sta in televisione per le sue prodezze sessuali è un altro conto, ma ciò non giustifica ciò che ha detto...
Il mondo prima o poi la capirà la differenza abissale che c'è tra una zoccola e una ragazza fiera della propria sessualità? Si tende sempre ad etichettare male le situazioni:
-eh, lei ha avuto tanti ragazzi da giovane, è una poco di buono- Non si sarà semplicemente goduta gioventù? Anzi, beata lei che l'ha fatto.
Oppure, fresca fresca di giornata: -Eh, quella ciuccia i cazzi-
E quindi? Non mi pare sia un reato, anzi. Come se a te poi facesse schifo -Oh mio dio non lo fare mi fa troppo schifo-...Ah papà, mavvaffanculo va!
Un giorno capirò il perché molti vogliano una che faccia determinate cose, per poi la insultarla perché le fa. Sono assurdità accidenti. Le piace farlo, ma ben venga! Smettetela di fingere che vi faccia schifo!
Odio i finti moralisti sessuologi.



lunedì 18 aprile 2011

Air Max

Ventata di novità, odore di pulito, aria fresca. Ecco ciò che voglio: rompere il mio guscio. Mi ha stancato, logorato, distrutto. L'ho assecondato, sono stato io a costruire le fondamenta, a costruire i pilastri, a renderlo ignifugo...ma ora basta! Sono anni che assecondo questo muro psicologico impilando mattone su mattone. Non credevo di poter giungere alla saturazione così rapidamente, invece è successo, così per caso, durante una chiacchierata. Mi sono finalmente accorto di essere io l'artefice delle mie depressioni croniche, di essere io solo, a rovinarmi le giornate con stupidi romanzi mentali; mi sono stancato di stare al buio a crogiolarmi nell'autocommiserazione. Basta. Ho sempre dato la colpa alle circostanze: -eh, sono state le medie a rovinarmi- -colpa di mia madre che è un po' idiota- -sono sviluppato con 3 anni di ritardo- ...'ste robe qui. È vero che non erano condizioni di massima piacevolezza, ma avrei potuto ribellarmi accidenti, me ne accorgo solo ora. Sono bastate due parole: quattordici anni. Stessa situazioni io, a diciannove. Un po' in ridardo direi.
Che cazzo facevo io a quattordici anni? Niente per la miseria, niente. Ed ora che sto finalmente vedo uno spiraglio di luce inizio a capire, non avrei dovuto fare chissà che, sarebbe bastato reagire prontamente. Invece di invidiare gli altri, avrei dovuto semplicemente essere più aperto. C'è tempo per ogni cosa  -imprevisti a parte- ed ho capito di dover compensare gli anni persi, non recuperare, solo compensare ciò che non ho avuto.
Io sono una persona allegra, con sprazzi antisociali è vero, ma non sono fatto per stare in disparte, me ne accorgo solo ora, queste forzate solitudini non fanno altro che uccidermi dall'interno.
Ho capito di volermi divertire, che non devo crogiolarmi in cazzate. Ho capito che non esiste nessun nuovo Amerigo, ma solo una persona imprigionata dai suoi pensieri.
Ah, il titolo del post, bé, ho fatto una mattata, ho comprato delle scarpe costose, alla faccia de chi me vo male! Non so perché, ma considero questo gesto una delle prime falle nel mio personale muro del pianto.

Se scrivo un altro "ho capito" mi danno un premio per le ripetizioni inutili.

sabato 16 aprile 2011

Resoconto MIlano

Bé che dire, è stata un'esperienza fantastica. Senza alcun dubbio. Mi sono divertito parecchio, ed è quello che conta. Il salone era molto interessante, il fuori salone abbastanza vario, la triennale fantastica e la compagnia ottima. Insomma, quando si riparte?
In ogni bella esperienza che si rispetti però, si cela una magagna, una zona ai confini della realtà, un bug necessario, il punto di sfaldamento tra due universi paralleli. Nel nostro caso, si tratta della padrona del bed and breakfast, o per meglio dire, "bad and where's the breakfast?" Una folle schizzata, probabilmente affetta da bipolarismo latente come il sottoscritto.
Purtroppo non avevo la mia dose immaginaria di litio, ma fortunata\mente in questi giorni mi gira bene: sono sobrio -e per sobrio intendo non depresso, anche perché sono praticamente astemio- da forse due settimane.
Occhi scavati, sguardo spento e carnagione pallida; voce altalenante e sbalzi d'umore improvvisi.
-Ragazzi, voi avete prenotato dal 12 al 14, quindi ve ne andate il 15 a mattina-
Cosa?! Sei forse fuori di testa? Penso proprio di sì, se prenoto fino al 14 intendo dire che il 14 a mattina me ne vado.
Bha...sorvoliamo allegramente, costruiamoci le nostre ali di cera, attenti ovviamente a volare lontano dal sole e soprattutto con un giaccone imbottito.
Tutto quello che è successo però, viene eclissato da due, forse tre minuti, in cui ho visto la Cabello, il mio attuale mostro sacro. Penso di aver avuto un infarto, era lì, per strada con quel mostro di Catterlan; l'ho dovuta fermare, le ho dovuto chiedere un autografo.
No penne.
-[...] Ma porca di quella mannaggia di una Eva zozza, di quella sfiga di un boia nero, di un giuda fuass di una miseriaccia schifa- (cit.)
Alla fine non le ho chiesto altro, l'ho lasciata andare un po' a malincuore, pensando a quanto possa essere fastidioso essere fermati improvvisamente per strada. Mi ha fatto piacere, forse troppo, l'improvviso arresto cardiaco in genere non è salutare.

Prossimo viaggio, Torino. Nel 40% dei casi potrei incontrare Lucianina. Morte assicurata, ma decesso felice.

sabato 9 aprile 2011

Aprile

Dovrei scrivere qualcosa, ma non so cosa sinceramente. In genere quando sono depresso non ho voglia di scrivere nulla, ma posto fiumi e fiumi di parole   -  fiumi di parole tra noiiii ♪  - , quando invece mi gira bene, ho tanta voglia di scrivere qualcosa, ma ovviamente  non mi viene in mente nulla. Che bella condizione psicologica Amerì...

Bene, si improvvisa oggi!

Martedì vado a Milano a vedere il salone del mobile. Sono combattutissimo tra'l "Yeeeee, non vedo l'ora" e "ommiddio sto andando a Milano con degli sconosciuti". La cosa che però mi preme di più sono le serate. Io sono aperto a tutto, ma non alla discoteca. -San Michael Jackson da Rotterdam, fai che Jean Claude sia su marte le discoteche siano chiuse-
Ho comunque bisogno di staccare, ho bisogno di sbattere il grugno e diventare più aperto; e meglio di questa situazione, al momento, non c'è nulla. Perciò, fanculo vecchio Amerigo che pensa sempre negativamente, benvenuto nuovo Amerigo che cerca di pensare positivo!