novembre 2010 ~ Siamo proprio sicuri?

London life

La via parellela a dove vivo...È così british, è così lontana e vicina allo stesso tempo.

Madrid

Come non si può innamorarsi di un città come Madrid? Estás en mi corazón, siempre!

Napoli

Forse uno dei posti dove ho mangiato meglio!

Zaragoza

Il mondo è bello perché possa fare foto stupide ovunque

Budapest

Assaggiate il Kurtőskalács!

venerdì 26 novembre 2010

Harry Potter e la sessualità perduta

Una delle mie saghe preferite, non c'è che dire. Se non fosse per il fatto che la Rowling ha fatto delle STR, delle esse-ti-erre, delle es-ti-ar...
Delle stronzate.
Iniziamo dal target dei libri. Il primo libro, Enrico Vasari e la pietra filosofale, trama leggera e scorrevole, presentazione dei personaggi, Harry scopre di essere un mago, scopre famoso per essere sopravvissuto al malefico mago che non può essere nominato, che probabilmente verrà ucciso dal suddetto mago, che potrebbe resuscitare da un momento all'altro e ucciderlo. Il target va dai bambini di 7 anni in su. Infatti il libro è pieno di filastrocche, indovinelli, animali fatati, folletti e montagne russe in banca. Passiamo al secondo libro, Enrico Vasari e la camera dei segreti. Gli argomenti già si fanno più interessanti, Harry è in pericolo costante di morte, viene ingannato da un elfo domestico che cerca solo di salvargli la vita, scopre un diario senziente, la sua migliore amica viene pietrificata, uccide un serpente mitologico gigante, scopre che colui che non deve essere nominato, Voldemort, non era altro che Tom Riddle, un secchione affascinante amato da tutti i professori e nonché il propietario del diario senziente. Il target quindi, sale di 2-3 anni, rendendo il libro adatto ai bambini dai 10 anni in su.
Eccoci giunti al terzo libro, Enrico Vasari e il prigioniero di Azkaban. Come volevasi dimostrare, anche qui il taget sale di una, due tacche. Harry scopre che esiste una prigione dei magi, dove è imprigionato colui che ha venduto i suoi genitori a Voldemort, Sirius Black, Sirio Nero, ovvero colui che ha ucciso anche l'amico grassoccio del padre, un certo Peter Minus, Pietro Minuto, assassinato insieme ad una decina di Babbani, la gente normale. Tale prigione è protetta da esserini immantellati senza occhi che ti succhiano l'anima, i dissennatori, i quali hanno una predilizione per Harry e vogliono succhiare la sua anima ad ogni costo. Manco fosse Bill Clinton e i dissennatori Monica Lewinski. Metà libro si incentra sulle notizie della fuga del prigioniero, che giungono ad Hogwarts quotidianamente. Harry scopre che Sirio Nero non è altro che il suo padrino e inizia a giurare vendetta, ma nel frattempo arrivano strani regali, come la favolosa scopa ultra moderna con la quale vincerà il torneo di quiddich, lo sport  dei maghi. Negli ultimi capitoli però, si scopre tutto, Sirius Black non ha tradito i suoi genitori ed è stato in galera per niente ed è stato lui ad inviare i regali ad Harry. Peter Minus non è morto, ma è in realtà il topo del suo migliore amico, il roscio, che si nasconte in casa sua da quasi 13 anni; Harry scopre che il suo professore preferito è in realtà un lupo mannaro, migliore amico del padre che ha aiutato Sirius ad entrare a scuola, perché ha capito la sua innocenza tramite una mappa magica creata anni addietro, la quale ha rivelato il nome di Peter Minus che dovrebbe essere morto, ma in realtà è vivo!!! Ovviamente dovete leggere quest'ultimo pezzo tutto d'un fiato, senza riprendere mai respiro, c'è molto più pathos così.
Il libro però non è ancora finito, si scopre che Hermione Contadini, l'amica di Harry, possiede una specie di macchina del tempo portatile e Enrico e l'amica viaggiano nel tempo per poter salvare un uccello mitologico per portarlo a Sirius prima che venga ucciso dai dissennatori!
ARGH! Io credevo che questo fosse il libro più intricato della serie, ma mi sbagliavo.
Enrico Vasari e il calice di fuoco. Oh, finalmente si inizia a ragionare, primi peli pubici per Enrico, ecco che iniziano a girare gli ormoni; spuntano le prime cotte ed Hermione si da fare con un bulgaro tutto muscoli e poco cervello.
Ma di sesso neanche a parlarne. Avessi mai letto la parola masturbazione in tutti e sette i libri. Non è cattiveria, ma un adolescente, maschio o femmina che sia, ha in mente una sola cosa, il sesso. Ma ti pare che tra un incantesimo e l'altro, Harry non c'ha mai il tempo di tirarsi una sega?
Tornando a noi, tralasciando le polluzioni notturne che affliggono Harry per ovvi motivi, il nostro maghetto è stato imbogliato! Gioia e gaudio, ad Hogwarts c'è il torneo Tre maghi, famosissimo torneo all'ultimo sangue per tre maghi elitti da un mistico calice colmo di fiamme. Il calice di fuoco insomma! E cosa succede di strano? PUFF, dopo il terzo nome, esce anche quello di Enrico. Eh sì, perché non era abbastanza sfigato, non gli bastava aver perso i genitori, essere perseguitato da un mago senza naso, essere preso di mira perché parla con i serpenti e mal visto perfino dal migliore amico. No, non era abbastanza. Il nosto eroe si ritrova quindi a dover affrontare Draghi, sirene furibonde, labirinti magici e un mago pazzo.
Sintetizzando al massimo, uno dei partecipanti viene ucciso da Pietro Minuto, il vero cattivone del terzo libro, dopo di che, Lord Senza Naso (Voldemort) resuscita. E ovviamente, Harry sopravvive allo scontro.
Il libro finisce che nessuno crede a Harry, ovviamente, chi crederebbe ad un adolescente? Ovviamente il ragazzo morto (Cedric Diggory), inutile ai fini della trama, è morto così, di sua spontanea volontà.
Niente sesso comunque.
Passiamo oltre, volume quinto, Harry Potter e l'ordine della fenice. 800 pagine magnifiche secondo me, se non fosse per il fatto che oltre a qualche pomiciata non si veda altro. Io dico, hai rischiato di morire, non una, non due, non tre, bensì quattro volte di seguito, fatti questa sana fornicata, così muori con il cuore in pace. Invece no, che cosa fa il nostro Potterino, a malavoglia crea un gruppo per addestrare gli altri studenti alla difesa contro le arti oscure, si fa sottomettere da una donna-rospo infiocchettata di rosa ed inizia ad avere delle visioni mistiche su Voldy. Nel frattempo i partigiani (l'ordine della fenice) si organizzano per sventare gli attacchi di Voldy, sì sempre lui. Vi rovino la trama, muore il suo padrino, per colpa sua tra l'altro. Tutto il libro gira intorno ad una profezia, che ascoltata da Voldemort 15 anni prima, avrebbe permesso a quest'ultimo di uccidere i genitori di Harry, autocondannandosi, perché facendo così, non solo sì è quasi ammazzato, ha anche creato un nemico. Alla fine il mondo riconoscerà la rinascita di Voldy, chiedendo scusa a Harry in tutte le lingue del mondo, compreso il serpentese.
Passiamo al sesto, sarò rapido, molto rapido, Harry fa comunella con Dumbledore (Silente per i nabbi) cercando di scoprire il passato di Voldy viaggeranno per i ricordi della gente che l'ha conosciuto. Si scopre così, con somme difficoltà nel libro, con somma facilità detto da me, che Voldemort ha diviso la sua anima in sette parti bla bla bla, non ci interessa, Harry, ti sei messo con la sorella del tuo migliore amico, che tra l'altro è allupata nera da 6 libri, che non aspetta altro che saltarti addosso da sei lunghi anni, vuoi darti da fare invece di salvare il mondo? Tanto finirà, Voldy o non Voldy, Giacobbo ha sentenziato, nel 2012 saremo tutti morti, fattene una ragione.
Il libro finisce con la morte di Dumbledore per mano di Snape (Piton per i nabbi, Renato Zero per gli italiani), ovvero il professore che non si lava i capelli da decenni.
Funerale di Silente, lacrime varie, fine libro.
Settimo libro, Harry distrugge i frammenti dell'anima di Voldemort, muore un sacco di gente compreso Voldemort stesso e finalmente Harry fornica.
Come, dove, quando non si sa; a noi non è dato saperlo. Jay, Jhoanne, J, giei, ma ti costava tanto fare un capitoletto in più? Capitolo XX "Harry scopa". Non dico un racconto erotico, non sia mai, già la chiesa ha rotto le cosiddette perché è un libro "satanico", secondo loro, ma almeno un accenno, tanto per far capire che anche ad Hogwars ci sono gli ormoni in circolo! Invece di trovare i modi più bizzarri per mutilare i protagonisti, potevi soffermarti di più sull'aspetto adolescenziale? Harry che sente delle strane pulsioni per esempio, Harry che esce dal bagno con una foto di una strega/modella, Harry che viene scoperto a giocare con i righelli, Harry che fa degli incantesimi a sé stesso...Ma ti pare che un adolescente frustatrato, che un'infanzia come la sua, con un'adolescenza travagliata come quella, non cerchi conforto nell'autoerotismo o gli incantesimi di "Enlarge your Penis, i trucchi dei maghi mandrilli"? Jhoanne, hai tutta la mia stima, mi hai fatto conoscere il mondo della lettura, mi hai dato una fissa per i tuoi libri che forse non mi toglierò mai, ho comprato perfino l'edizione inglese dell'ultimo libro, quindi mi devi un favore, un ottavo libro: Harry e la sessualità perduta, dove metti quello che non hai scritto nei precedenti libri, niente di speciale eh, ricordati solo quando eri un adolescente e scrivi. Se non ci riesci, chiedi a cosa pensano tua figlia e il suo ragazzo se ce l'ha, sennò accontentati di un amico, vedrai che cambiarai il modo di vedere il tuo maghetto preferito.

giovedì 25 novembre 2010

Balconing

A me queste cose mi fanno ridere; non ci posso fare niente, mi viene naturale.
-Morto ragazzo ad Ibiza, si è buttato dal balcone del settimo piano. Voleva buttarsi in piscina da lì.-
COSA? Potresti ripetermelo, credo di non aver capito bene, si è buttato dal settimo piano sperando di entrare in piscina? Perché non è direttamente salito sul tetto, se proprio devi provare l'ebrezza fallo bene. Secondo me, tu idiota che ti vuoi buttare dal balcone, devi farlo con stile: prova a salire sul tetto e così, tanto per aumentare il pathos scenico, piazzi una scala in corrispondenza del lato più prossimo alla piscina, ci sali sopra e poi ti butti di testa! E nel caso volessi aggiungere un altro tocco di classe, piazzi una telecamera al pian terreno, in modo da filmare la tua morte agonizzante.
Settimo piano, un cretino si è buttato dal settimo piano. Facciamo due semplici conti, sette, SETTE piani! Se calcoliamo che tra un piano e l'altro ci sono in media 3 metri, arriviamo alla bellezza di VENTUNO FORNICATI METRI! Ma tipo sei demente? Vuoi fare una ragazzata? Buttati dal primo piano, male che va, ti rompi una gamba al posto del collo. Invece no,  settimo piano, magari in punta di piedi sul corrimano del balcone; e magari anche sudato, che si scivola meglio. Volendo ti do una mano, prendo l'olio johnson e ti lubrifico il corrimano, così caschi meglio!
Io lo ammetto, anche a me piacerebbe provare l'ebrezza di tuffarmi dall'alto, ma non lo faccio! Sapete perché? Dite perché ho paura? No, perché non riesco neanche tuffarmi dal trampolino, che do una panciata pazzesca e sto dieci minuti in agonia mistica. Quindi, se faccio i conti moltiplico il dolore provocato dall'impatto con l'acqua da 10 cm di altezza, per 210; e cosa esce fuori? SE MI TUFFO DA VENTUNO METRI, MI SVENTRO!!!
Questa "moda", chiamiamola così, di buttarsi dal balcone, ha perfino un nome:  Balconing. Io sono propenso a fare un petizione.... per cambiare il nome da Balconing a SVENTRING!

Oddio, questa è una notizia di Agosto addirittura, meglio tardi che mai.

mercoledì 24 novembre 2010

Zodiaco

Su facebook spopolano le nuove mode, condividere aforismi, immagini, video, battute con il resto del mondo. Adesso va di moda abbinare segno zodiacale ad un qualcosa: vestiti,  oggetti, fumetti, città, profilattici aromatizzati e pantaloni alla zuava in 12 colori.
Spendiamo  due minuti sui segni zodiacali. Lo volete capire che sono tutte baggianate? Credete davvero che entrando in sagittario, Saturno mi rovinerà la giornata? Riflettiamo. Degli immensi corpi gassosi in fiamme decreterebbero la nostra giornata, se uno di questi corpi si spostasse in un'immaginario piano durante il suo percoso. Ha perfettamente senso. Quindi se io vado a Milano, portei rendere infausta la giornata di un batterio!
Cinquemila anni fa. Sono cinquemila anni, che l'uomo ha inventato questi benedetti segni zodiacali. Ti dice niente? Strano dovrebbe dirti: -Gli uomini di cinquemila anni fa, credevano nelle capre dal pelo a 24 carati, non sono affidabili!-
E diamine, non puoi credere a questa roba. Come ai tarocchi. La mia sventura è essere cresciuto in una famiglia che crede in queste cose; adesso, non voglio fare il guastafeste, ma come può una sequenza casuale di carte predire il tuo futuro? Ahimè, il mondo è pieno di boccaloni, non c'è niente fa fare, però, se mettete in galera Wanda Marchi, perché Paolo Fox e gli altri astrologi sono ancora in circolazione? Il concetto alla fine è lo stesso, predire il futuro tramite cazzate e imbrogliare la gente. O volete farci credere che la Marchi è stata arrestata per il suo cattivo gusto per  il taglio di capelli? Insomma, se una Wanna Marchi truffa centinaia di persone, Sbam, si va in gattabuia, se invece, un astrologo con i suoi calcolini infondati, pubblica su migliaia di riviste le sue rivelazioni sul futuro ricevendo anche un assegno mensile profumato, niente, intasca i soldi e se ne va a casa contento. Ma non è uguale alla fine? Sempre di truffa si parla, solo che da una parte è illegale, dall'altra è legalissimo.
Vi predico io il futuro. Stare forse rosicando per quanto avete letto? Pensate che l'astrologia sia una scienza? Ecco, siete dei coglioni boccaloni.

martedì 23 novembre 2010

A'more terno cciù (2)

Nuova moda. Nei social network, spopola questa nuova frase ad effetto: -♥ Le regalò 12 rose... 11 vere, ed 1 finta. E le disse: ti amerò fin quando non moriranno tutte le rose. ♥-
Che cosa romantica, che cosa dolce, mi sta quasi venendo il diabete. MA COSA? Romantico de che? Grazie ar cazzo che quella finta nun more, è de plastica d'annata, made 'nchina con furore! E suuu!
Adesso, non voglio distruggere i sogni d'amore della gente, non sia mai, ma questa frase è di uno squallore abominevole. Analizziamo la cosa da un punto di vista logico e oggettivo; sono 11 rose e un pezzo di plastica dalle fattezze rosi-formi. Undici rose sono vere, una no. Undici rose moriranno, una no. Continuamo. Undici rose sono destinate a morire, una no...e perché? Forse perché non è una rosa? Non sarà perché non conteniene linfa vitale?
Ciò significa, che una volta appassite le rose vere, rimarranno solo le cose finte, le menzogne, la falsità, per l'appunto la rosa di plastica.
Romanticismo zero secondo me, e lo dico io che a romanticismo sto a meno 273 della scala celsius. Non sarebbe più fantasioso regalare 10 rose e un cactus, che almeno quello non appassisce mai? Non è bello da vedere, è vero, c'ha le spine, è vero, ma vuoi mettere che con un po' di fantasia si trova una frasetta ad effetto per quella piantina grassa semi-immortale?
Non è più pratico? Va be' che in quanto a secsaggine e romanticherie faccia schifo, ma mi pare più fantasiosa come cosa. O ancora meglio, 10 rose e un pino, un sempreverde. -Amore, questo pino non appassirà mai, come i nostri sentimenti- Che già è una mezza stronzata, ma possiamo sorvolare.
Devi proprio regalarle la plastica, demente che non sei altro? Ingegnati, sii fantasioso, sii anticonvenzionale. Se fossi donna lascerei subito un tipo che mi regala rose finte.
Vuoi proprio regalarle una rosa finta? Che sia di legno, di swarotzki, di deiezione felina, ma non di plastica! Non c'è niente di più triste della plastica.


Miii, erano 10 giorni che non postavo niente...E cosa posto? Una roba iniziata quattro giorni fa.

sabato 13 novembre 2010

No, non mi piace

Mi succede sempre, appena provo a ad avere una mia opinione, piovono giù ettolitri di commenti, roba che potrei scrivere un libro con gli insulti ricevuti.
Per esempio a me non piace Tim Burton, non ci posso fare niente, trovo che sia mitizzato, eccessivamente idolatrato, manco fosse chissà chi, un visionario. È un uomo di scarso talento, non c'è dubbio, il 98% delle sue produzioni è altrettanto mediocre, se non banale. Adesso, io non metto in dubbio che possano piacere i suoi film, ma aprire gli occhi non fa mai male; la trama è banale, le inquadrature orribili... e non parliamo dell'ambientazione, manco un cimitero mette così tristezza.
Ed è così, dicendo una cosa oggettiva, che non è Dio sceso in terra, ma bensì un tizio troppo divinizzato, ricevo un fiume in piena di commenti: -ma come, non ti piace? È un genio-
Ma genio de sta ceppa! Posso avere un'opinione? Posso esprimerla? No? Allora aggiungo anche che sei una capra, che non sa distinguere una cosa fatta bene da una fatta male; e sai anche che aggiungo? Che sei doppiamente capra, perché avere due o tre idee decenti in tutta una carriera, non rende una persona un genio.
Se poi dobbiamo scendere nel personale, mi sta antipatico a pelle, mi sembra perfino una persona viscida, ma non è questo quello che conta.
Un'altra cosa che mi capita spesso, è venire criticato per quello che vedo; sono un aperto sostenitore della bellezza di Via col Vento, non ci posso fare niente, mi piace quel film, sono perfino affascinato dal libro, che ho intenzione di leggere a breve. Ma la gente non capisce che una persona può avere gusti personali, no, non ci pensa minimamente. Perché tu, ominide X di sesso indistinto, non puoi avere un'opinione tutta tua, potresti essere additato come persona pensante e poi soppresso. Siamo forse nel 1600, che una persona non può affermare qualcosa senza rischiare la pelle? Cosa volete farmi, semi-accecarmi facendomi guardare il sole, come la chiesa fece con Galileo? Oppure aprire una moderna caccia a streghe e stregoni, magari pubblicando dei manifesti: -Punto 1) Chi afferma che Dio non è esiste verrà giustiziato. Punto 2) Colui a cui non piacciono le pasticcerie è considerato una stregone.- E così via...
Imbarazzante, molto imbarazzante; ho fatto esempi molto semplici, se non scemi, ma è da qui che parte tutto, dalle cose semplici. Come possiamo definirci moderni, aperti mentalmente, intelligenti, se non abbiamo neanche il coraggio di accettare le opinioni altrui? Non siamo capaci di accettare i gusti musicali di qualcuno, figuriamoci accettare delle idee. E non ho voluto parlare del caos che crea il calcio.
Definiscono l'essere umano un animale sociale. Ho qualcosina da ridire, meglio animale litigioso, mammifero insofferente, scimmia intollerante e incoerente: animale pronto ad uccidere per un'idea differente per poi predicare la fratellanza.

venerdì 12 novembre 2010

Nodo Termini

-C'era una volta, un percoso molto comodo per poter raggiungere la metropolitana romana; non era bello, non era pulitissimo, ma era molto funzionale e permettiva a migliaia di persone di raggiungere i treni con facilità. Un giorno, un malvagio architetto decise di interrompere tutto ciò! Con i suoi oscuri poteri si diresse alla stazione di termini, e sceso giù ai piani inferiori, con la sua oscura magia, stregò il fatato percorso, trasformandolo in uno stretto tugurio promiscuo-
Io me la immagino così. Non credo che nessun architetto sano di mente potrebbe creato un simile percoso nel pieno delle sue facoltà mentali. Se non siete mai stati a Termini, vi spiego cosa è successo.
Da circa 2 anni sono i corso i lavori per la costruzione di nuovi percorsi sotterranei per la metro, quindi è normale trovare dei cantieri in giro per Roma; ma non è altrettanto normale, che ci siano dei lavori ai percosi pedolani per raggiungere i treni!
-Cambia volto il nodo di scambio di Termini tra le due linee di metropolitana romane- , sì in peggio! Se prima bisognava fare 2 rampe di scale e massimo 200 metri, ora bisogna fare un percorso ad ostacoli di minimo 2 chilometri.
Ci sono due entrate, quella esterna e quella interna; io consiglio la prima, l'altra è un disastro. La prima, si accedere dall'esterno, fai una rampa di scale e ti ritrovi nella linea B. Fantastico, peccato che io voglia la linea A. Che fare? Si seguono le frecce arancioni, che ti portano a fare slalom tra le persone che aspettano il treno della linea B. Una cosa piacevolissima, soprattutto d'estate, quando ci sono i turisti che non sanno dove andare e si fermano in mezzo. Una volta superati questi poveracci che stanno aspettando il loro treno in pace, si fanno alcune rampe di scale e finalmente si arriva alla linea A.
Secondo percorso. Bellissimo direi. Perché tu, ominide che stai scendendo sotto terra per prendere la metropolitana, che fai vuoi solo scederle le scale? Entri a Termini, scendi le scale mobili, segui la segnaletica e scendi le benedette scale che conducono alla metro. Ahhh, che bello, scale in discesa, le adoro. Peccato che subito dopo ci siano 2 rampe di scale da salire. No, ma bravi, bravi! Se volevo tonificare i polpacci, andavo in palestra, non venivo in stazione a prendere la metro.
Ma tu, architetto dei miei stivali, tu che hai preso la laurea neanche nei Kellogs, bensì nei salamini Beretta, come ti è venuto in mente? Spiegami, perché hai invertito entrate e uscite? Perché hai riaperto il vecchio percorso anni 70? PERCHÉ? Non bastava chiudere il tratto che è sotto lavori e lasciare il vecchio percorso?
C'è da dire che ho fatto due polpacci da fare invidia ad un calciatore grazie a te.

mercoledì 10 novembre 2010

Massimo Decimo Meridio

-Massimo Decimo Meridio-
Non scherzo, il figlio di una mia cugina di chiama così, come Russel Crowe ne Il Gladiatore, quella burinata assurda. Ma non stiamo parlando dello squallore del film, bensì di questa nuova generazione di Kevin e Sharon, che a seconda del dialetto vengono storpiati nei peggio modi.
Chevine, Sciarone, Sciarne, ghevì. Fantastici.
Io mi sento molto coinvolto, il mio... è un nome da cariatide, non c'è niente da fare. Grazie al cielo il mio bisnonno non si chiamava Gavino, altrimenti a quest'ora sarei in un'aula di tribunale a fare causa ai miei. Io mi chiedo, tu neo-genitore hai mai provato a comprare quel libricino, che vendono anche alla posta: "COME CHIAMARE TUO FIGLIO, TUTTI I NOMI ITALIANI NORMALI IN ORDINE ALFABETICO" ?
Parliamo dei nomi composti? Marianna. Perché non Mariagiuseppinaelenafrancescamarta, già che ci siamo, complichiamole la vita per bene.
E verrà presa in giro, perché è così che funziona. Ma poi, perché aggiungere il suffisso Maria? Carlo Verdone in Viaggi di nozze non te lo ricordi? -Maria è 'nnome da presepio- Dagli retta, chiamare tua figlia Maria è un errore gravissimo.
Per restare nel campo dei nomi religiosi, in cima alla classifica dei nomi orrendi ci sono i nomi maschili seguiti da Maria! Davide Maria, Francesco Maria e così via. Un qualcosa che ti accapona la pelle in più strati, come le pieghe del carlino. Non pensi a quando tuo figlio firmerà qualcosa? Che si vergognerà come un cane bastonato a mettere quel malefico Maria finale? No, la gente non ci pensa! Secondo voi mia madre pensava quando mi ha chiamato Amerigo? Nessuna persona sana di mente chiamerebbe così un figlio alle porte del 2000, roba che l'Amerigo più giovane che conosco ha 50 anni per gamba! Quando ero bambino, l'unica cosa che volevo era chiamarmi in un altro modo; non ho mai trovato una targa col mio nome, un timbrino della Stamperia, quelli con le zampette ai lati; non ho mai trovato una collana, un bracciale, niente. Sono traumi infantili che te li porti dietro, a mo di catene dei fantasmi.
Ancora peggio erano le prese in giro, Vespucci. E c'è ancora gente convinta di essere simpatica: -Amerigo come Vespucci- Oddio che ridere, nessuno, guarda, nessuno nei miei 19 anni di vita me l'ha mai fatto notare, me ne accorgo solo ora.
Quindi, appello ai neo-genitori, ai futuri genitori, agli zii, ai parenti e robe varie:  METTETE UN NOME DECENTE AI VOSTRI FIGLI. Da cosa capite che è un nome decente? Innanzi tutto andate in cartoleria, chiedete se hanno i timbrini con i nomi e li guardate tutti, TUTTI, e ve li scrivete su un quadernino. Ecco quelli sono i nomi che potete scegliere per vostro figlio. Se volete un'altra conferma, andate in autogrill, cercate le targhe e i nomi che non sono presenti nell'espositore di targhe, verranno immediatamente eliminati dalla lista dei nomi dei timbrini; quelli che rimangono sono i nomi utilizzabili.

sabato 6 novembre 2010

Freddo e Malanni

Io firmerei un patto col diavolo, se solo esistesse. Non gli chiederei molto, no, una febbre stagionale, che magari cade il 14 ottobre di tutti gli anni. Un tipo di ciclo, che dura cinque giorni e si ripresenta dodici mesi dopo, ma invece di spurgare l'utero che non ho, mi spurga il naso. Ma no, a me toccano i malanni minori, quelli infidi e subodoli, che arrivano a luglio, usano il tuo corpo come una camera gestazionale, e a ottobre, precisi come una guardia svizzera, ZAM, ti attaccano con tutte le loro armi. Sono quei germi o virus, che prendono il tuo corpo per un'incubatrice, una piantagione di infezioni; e sono bastardi, bisogna dirlo, perché non ti fanno venire i febbroni da cavallo, no, ti vengono gli herpes! Tuoni e fulmini: Herpers, l'incubo dei limonatori incalliti. O il fastidio dei single, perché sì, sono zitello, non c'è niente da fare. Ma io dico, tu virus maledetto, tu germe malvagio, tu anticorpo fallace, perché non vai a rompere gli zebedei ai limonatori professionisti? Che gusto c'è a prendersela con i tipi come me? Che per farsi una pomiciata devono affittarsi una bocca meccanica. E dai! Un po' di giustizia.
Un altro malanno avvincente, è l'infiammazione delle narici; perchè non soffri abbastanza, non basta dover comprare una vagonata di fazzoletti, non basta soffiarsi il naso, non è abbastanza dover avere i riflessi pronti per tamponare le fuoriuscite...bisogna anche soffrire mentre si fa tutto ciò. Aggiungerei anche il colorito che assume il naso, che varia tra il rosso pompeiano e lo scarlatto, a seconda dell'infiammazione.
Il peggiore di tutti di tutti i malanni minori, però,
riguarda le mani. Le mani screpolate. Il mio incubo da decenni.  Per chi non lo sapesse, ovvero fortunati che non hanno le mani screpolate per 4 mesi      -e tra parentesi, vi odio dal profondo-       la screpolatura delle mani, consiste in un dolore lancinante nel dorso e nella lacerazione della pelle. Piacevole. Esite anche un rimedio a tutto ciò, le cremine alla glicerina, quelle che bruciano più dell'infezione, che ungono più della cucina cinese. Che poi non asciugano. No. Io ne ho provate tantissime, ce ne fosse una che si assorbe. Non hai più le mani, hai una truppa di lumache senza guscio, qualsiasi cosa tocchi, lasci la scia. Esistono quindi varie tecniche: mettersi la crema e lavare i palmi, applicarsela tramite fazzoletti intinti nel barattolo, mettere le mani sul caminetto e aspettare che rosolino. La fantasia non manca, soprattutta a chi ha altro da fare.
Odio l'inverno.
Perciò, caro Satana, Dear Evil, Cher Satan, ti faccio un'offerta, la mia anima, che tanto non uso, per avere un febbrone il 14 ottobre di tutti gli anni, ma non avere più problemi minori. Ci stai? Io ho pronta la penna, quando vuoi.

venerdì 5 novembre 2010

La signora Fletcher

Io adesso voglio una spiegazione logica.
Per quale arcano motivo, la sigla della signora Fletcher è così allegra? Perchè? Lei porta sfiga, c'è un morto al giorno, Cabot Cove aveva 200 abitanti, 198 sono morti per mano sua.
Che c'è di allegro? Un funerale per episodio. Va a trovare uno dei nipoti, ci scappa il morto, va al circo e salta fuori un intrigo internazionale che potrebbe distruggere la terra.
Che casseruola c'è di allegro? E lei, pur avendo assistito alla morte del marito, del migliore amico, delle fidanzate dei nipoti, delle amiche di vecchia data, di vecchi mentori, SORRIDE! Come se la morte prematura fosse per lei una cosa di tutti i giorni.
 -Ehy Jessica, dove vai?-
-ma da nessuna parte, un funerale di un ventenne-  Il tutto sorridendo.
Per non parlare della sigla d'apertura; tutto avvolto in una specie necrologio. Ha quel non so che di spettrale, quasi come un avvertimento, del genere: -Ricorda fratello devi morire-.
Ma lei, la nostra cara signora Fletcher, che fa cosa nella sigla? Piange? Si dispera?  Rileva le impronte digitali? No, va a pesca.
Tutta sorridente! Circondata dall'inquietante cornicetta, che secondo me è un presagio di morte; e quando la telecamera inquadra "She Wrote Murder"? Lei sorride e la sigla si fa più allegra. Chi non sorriderebbe? Lei scrisse omicidio. Ahahaha che ridere, potrei morire dalla risate, quasi quasi, mi metto un DVD dell'enigmista e me la rido.
Un'altra cosa avvincente, sono i nipoti. Ma quanto diamine scop...copulavano i tuoi fratelli e i tuoi cognati? Comprarsi un televisore no? Un libro, una settimana enigmistica, un preservativo, il salto della quaglia... Sai quante persone sarebbero in vita se non avessero mai incontrato i nipoti di Jessica Fletcher?
Migliaia! Il sovrappopolamento mondiale sarebbe una realtà.
Però, diciamolo, la nostra Fletcher può essere anche utile. Grazie a lei, quando guardo un bottone del pigiama, penso a quali modi potrei venire ucciso. È un riflesso condizionato ormai, vedo una bottiglia di chianti? Non penso al vino, no, penso a come potre venire assassinato con quella bottoglia da qualche parente.
Ma Jessy, un giro in Italia non te lo vorresti fare? C'è la nostra cara Mariastella Gelmini, Mariastar Gel, come direbbe la mitica Lucianina, che non vede l'ora di vederti. Sono disposto ad ospitarti, dormo per terra, ma vieni a trovare la nostra cara ministrA, vieni.

martedì 2 novembre 2010

Immondizia

Cari italiani, la smettete di buttare la spazzatura per strada? Vi risulta troppo difficile sputare quella dannata gomma in un cestino?
Non c'è niente da fare, noi italiani siamo dei maiali, abbiamo la malsana abitudine di buttare tutto a a terra; poi ci offendiamo se ci vengono a dire che siamo dei porci! Ma non saremo matti? C'è gente che butta il corredo di nozze già nel Tevere, e poi ci lamentiamo se ci sono rifiuti nelle acque italiane. Grazie al cazzo!
Per non parlare delle sigarette; Roma e un posacenere hanno poche differenze, soprattutto se è uno di quei posacenere con il Colosseo al centro.
Un'altra cosa in cui siamo maestri, è lo scarica barile: -Sono stati i turisti, sporcano sempre- Ma sporco di cosa, che sono più educati di noi, i turisti? Soprattutto i giapponesi, i giappi. Stavo in stazione, ad un uomo cade una moneta dalla tasca. Arriva il giappo; e cosa fa? Prende la moneta e cerca di seguire l'uomo per restituirgliela. Peccato che il tizio in questione non abbia compreso e si sia allontanato troppo.Infine, il giappo, rassegnato, si è intascato la monetina con somma tristezza. Roba che un italiano, non solo se la sarebbe intascata, avrebbe seguito in tizio nella speranza che fossero altre monetine caduche.
Noto sempre più spesso che sono i miei coetanei ad insudiciare le strade, chi con con sforzo, come i cretini che imbrattano muri e marciapiedi, chi con nonchalance, che sarebbe capace di buttare un pannolino sporco in un tombino,
Io però, vado contro corrente, sono uno di quelli che tenta, anche con violenza, di non far sputare le gomme da masticare in terra.
Prima o poi me l'attaccano in fronte.

lunedì 1 novembre 2010

La storia del Barattolo

L'avete mai letta la storia del barattolo? Quella del professore di filosofia che riempie un barattolo di maionese con delle palle da golf. Poi insoddisfatto che fa? La riempie di biglie, di sabbia e poi di due bevande. E come spiega tutto ciò? -Il barattolo è la vita, le palle da golf i nostri cari, le biglie il lavoro, la scuola, la macchina, Grey's Anatomy in prima visione; la sabbia è il resto, tutto ciò che ci circonda. Ah sì, infine ho versato il succo di ravanello perché c'è sempre posto per una bevuta con un amico-
Che racconto bellissimo...come un calcio nell'inguine! Ogni volta che mi imbatto in questa poltiglia di parole messe a casaccio mi viene da urlare. E ogni volta trovo l'emerito deficiente che annuisce con fare profondo, sussurrando quando sia profonda la storia.
Ma BASTA! Sono 10 anni che ci torcete i testicoli (o le ovaie) con questa storia, basta! Non ne posso più. È come un cancro, credi di averlo sconfitto e invece no, è di nuovo là, spunta fuori come i funghi. Ci voleva una storiella su un barattolo pieno di palle da golf, per farci capire che la vita è una sola e che dobbiamo amministrarla con giudizio? Non bastano i telegiornali con i quotidiani bombardamenti di incidenti, morti sul lavoro, morti in discoteca, morti di malattia e morti di catastrofi? Sicuri che sia una bella storia? No, perché mia nonna mi consiglia di vivere ogni volta che la vedo, eppure non ha una laurea e tanto meno utilizza delle metafore così banali.
Ma la cosa più avvincente, è il cambiamento della bevanda a seconda della versione. In una il professore versa due pinte di birra, forse la versione tedesca del. racconto; in un'altra 2 tazzine di caffè, versione palesemente italiana, visto che solo noi beviamo il caffè in tazzine minuscole; probabilmente esiste anche la versione per i ricchi, il barattolo di maionese, diventa un anfora romana da collezione, le palle da golf diventano smeraldi, le biglie diventano delle perle del Bengala, la sabbia diventa polvere d'oro e la bevanda degli amici diventa champagne.
Basta con questa storia, non è bella, è la semplice presunzione di un tizio, convinto di poter motivare dei ragazzi con una stupida metafora. Ma secondo te, se non mi motivano le notizie di decessi di adolescenti, mi può motivare un barattolo di Calvè?