gennaio 2011 ~ Siamo proprio sicuri?

London life

La via parellela a dove vivo...È così british, è così lontana e vicina allo stesso tempo.

Madrid

Come non si può innamorarsi di un città come Madrid? Estás en mi corazón, siempre!

Napoli

Forse uno dei posti dove ho mangiato meglio!

Zaragoza

Il mondo è bello perché possa fare foto stupide ovunque

Budapest

Assaggiate il Kurtőskalács!

domenica 23 gennaio 2011

La visita oculistica.

Già che ti mettono quelle malefiche gocce allarga-pupilla è snervante. Figuriamoci farsi iniettare un fascio di luce nelle suddette pupille dilatate. Che piacere.
Qual è però la prassi standard? Vai lì, ti siedi, aspetti il tuo turno e una volta chiamato ti fanno leggere quel maledetto tabellone con le lettere. Niente di speciale, finché non pronunciano l'odiata frase: -dobbiamo allargare le pupille per vedere il fondo dell'occhio-. Ahhhh, non vedevo l'ora -Deve aspettare mezzora in sala d'aspetto, il collirio smandrappa pupilla ci mette un po' ad agire-
Perfetto, aspettiamo mezzora.
Dottore, in quale sistema numerico ha calcolato la mezzora? Sicuro che sia quello internazionale? No perché, da me mezzora sono trenta minuti, non settantacinque.
Stendiamo un velo pietoso, una tappeto persiano, un piumone, si può benissimo prendere una pietra e mettercela sopra, non sarà mai una mezzora scarsa, mai, piuttosto si mettono a giocare a burraco se hanno 5 minuti di anticipo.
Finalmente entri lì, nell'agognata saletta con la luce soffusa, che già è fastidiosa al primo impatto, entrare in una catacomba è più piacevole; metti il mento in uno dei loro macchinari e vieni sparaflashato, come in Man in Black dal sadico dottore. -Tenga aperti gli occhi, su non ci vuole molto-
Cosa cazzo farnetichi, demente di un laureato all'accademia dei Kellogs? Ho una pupilla che supera il diametro della mia uretra, mi stai illuminando con una luce a 1.000.000W e secondo te è facile? Adesso ti prendo, ti bastono il naso finché non sanguina e poi ti ammonisco con fare saccente: -cerchi di non sanguinare dal naso, non ci vuole molto-
La cosa migliore però, è andare in giro con le suddette pupille maximae. Sembri un tossicodipendente che si è appena fatto una bomba di LSD concentrata, o ancora meglio, quando hai una pupilla gigante e l'altra normale. Che pare sia stato morso da un licantropo da un lato e da un vampiro dall'altro. Un po' come David Bowie.
Siamo proprio sicuri che mi state curando?

mercoledì 19 gennaio 2011

Il labirinto mentale

Una stonzata allucinante, probabilmente domani lo guarderò e maledirò il momento in cui ho pigiato PUBBLICA POST!

È "Il labirinto mentale", il nuovo post di Amerigo Michelle Samantha. Uno straordinario epistolare d'amore in commenti su Facebook, tra Genuflessa, giovane avvocatessa, e Moreno, il titolare dello studio legale dove lavora. Un'opera per liberare la coppia e la società, dallo strategismo sentimentale che le tormenta... e ha enormemente rallentano il cammino della società. È bellissimo, chiedilo in edicola o in libreria.

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    • Moreno Fragasso Sei bellissima Genù
      55 minuti fa · 
    • Genuflessa Astolti Lo so Morè ;) Hai conquistato la mia attenzione,come hai fatto?
      54 minuti fa · 
    • Moreno Fragasso È questione di strategia :)
      54 minuti fa · 


    • Moreno Fragasso Entra in chat
      58 minuti fa · 
    • Genuflessa Astolti Lo sai che non mi piace, dimmelo qui
      54 minuti fa · 
    • Moreno Fragasso Ieri a letto sei stata una bomba, grrrrr ;)
      54 minuti fa · 
    • Genuflessa Astolti MORENO, non dire queste cose, in pubblico poi
      54 minuti fa · 
    • Moreno Fragasso Dobbiamo liberare la coppia e la società da questo strategismo sentimentale che le tormenta! Basta con tutte queste paure legali che ci attanagliano, basta con le convenzioni sociali che i cinquantenni non possano andare con le ventenni, sii te stessa, liberati, divertiti! Genuflessa smettila di genufletterti alla continua genuflessione provocata dal genuflettersi della società moderna alla genuflessione; basta, dì BASTA allo strategismo sentimentale che ti tormenta, no allo strategismo sentimentale, sì a Val Soia!
      54 minuti fa · 
      Genuflessa Astolti Oh moreno, sei così colto...è proprio colpa di questo strategismo sentimentale strategizzato sentimentalmente cioè, insomma stiamo parlando di strategismo sentimentale, è una cosa seria, mica stiamo parlando dell'ignoranza sessuale dei giovani, stiamo parlando di strategismo sentimentale. Oh moreno, come farei senza di te
      54 minuti fa · 
      Moreno Fragasso Non aver paura della strategia sentimentale impostaci della società, liberati da questo strategismo sentimentale che ci tormenta, privati di ogni strateggggismo sentimentale strateggggizzato dalle mente più chiuse della genuflessa società moderna, oh Genuflessa. Dobbiamo quindi esorcizzare questa strategizzazione strategica dello strategismo sentimentale che ci strategizza a sua volta in strategismi sentimentali individuali!
      Urlalo che mi ami, urlalo che ami uno dell'età di tuo nonno solo perché è a capo dello studio legale dove lavori, urlalo
      54 minuti fa · 
      Genuflessa Astolti SI SIIII SIIIII, io vado a letto con lui perché mi alza lo stipendio, SIII, SIIII fanculo lo strategismo sentimentale che ci tormenta, continuerò a dartela finché mi pagherai, SIIII SIIIII SIII A VAL SOIA, SII
      54 minuti fa · 

martedì 18 gennaio 2011

Luciana Littizzetto Vol.1

È lei. La mia musa, la mia futura vittima di rapimento per amore. Lei, Luciana Littizzetto.


[...] Lei fa parte della categoria -belli venuti male-. Non so se avete presente. Sono quelli che teoricamente avrebbero tutte le carte in regola per essere dei gran fighi. Occhi azzurri, capelli biondi, magri, alti...
Però, non si sa come, sono dei cessi. Una robetta in più, una cosetta in meno e trac. La spietata slot machine della vita, per colpa di un dettaglio, non ha fatto jack pot. Gira che ti rigira ha toppato. Ha mischiato male gli addendi e il conto non torna. Deludente... 
Perché io valgo, La principessa sul pisello. Luciana Littizzetto.

Adesso piange. La balenga. Quanto cervello sprecato...Allo spiedo li farei, con le patatine tonde...lei e suo marito, quel plantigrado. Hanno chiamato il figlio Leone e adesso che fa la prima elementare piangono perché gli fanno tutto il giorno grrr grrr. Ma pensa. Lunedì giocando agli esploratori l'hanno anche catturato e chiuso nel gabinetto. E adesso piangono tutti. Mamma, papà e figlio re della foresta.
Siccome non posso sempre farmi i fatti miei, vi chiedo un piacere. Personale. Cari bandolieri stanchi e care Lady Marian. Quando decidete di unire l'utero al dilettevole, mi fate un pochino di attenzione? Potete mica chiamare la vostra creatura con un nome decente? Non che Leone sia brutto, ma è più da papa che da scolaro di prima elementare. Io penso che il primo vero atto di responsabilità dei genitori nei confronti del figlio sia la scelta del nome. Non del nido, dalla culla o del ciripà. Vi prego: non infierite. La vità è già così complicata. Non mi dite che quello che avete appioppato al pupo è semplicemente il nome del nonno materno. Non è affatto una giustificazione. Se il povero nonno ha già avuto la sfiga di chiamarsi Sulpicio, perché vogliamo continuare a far soffrire il nipote? Il mio amico Stefano di Roma ha chiamato il figlio Manfredi Galeazzo. Che non fa rima con niente. E la sorellina? Erbaluce. Almeno fossero di Caluso. 
Ma ci sono anche i genitori temerari. Che azzardano il nome storico o mitologico. Bravi. E se poi vostro figlio che avete battezzato Marcantonio vien su una mezza sega? A chi deve dire grazie? A voi due che vi chiamate Franca e Piero. Deficienti. E quelli che danno il nome della ricorrenza? Mia zia è nata a Natale e l'han chiamata Natalina. Se fosse nata a Pasqua l'avrebbero chiamata Pasqualina. Ma se fosse venuto al mondo il giorno dei morti come l'avrebbero chiamata? Mortisia o Mortalì?
Vorrei inventare una legge che permetta ai figli, raggiunta l'età della ragione, di cambiare il nome ai genitori. Così chi è stata chiamata Savana ribattezzerà sua madre Calcutta e saranno pari. Ma è inutile sognare. Qui in Italia sono anni che chiamiamo un prosciutto Gran Biscotto e nessuno fa una piega.


sabato 15 gennaio 2011

A'more Terno Tre: Il caos

Siamo giunti al terzo capitolo dell'amore eterno. Pare la saga si Shrek; mi devo quindi rimboccare le maniche per trovare un capitolo finale. Vediamo cosa posso trattare oggi. I fiori di plastica, no. Le frasi sgrammaticate, no. I tradimenti, no.Qualcosa di diverso. Storielle già scritte, ma troppo corte per essere trattate da sole.

12enni

Nasce, cresce, corre...Sviluppa, fa più sesso di me, muoio prima io.
Perché è così che funziona, i bambini fanno sesso, più dei genitori aggiungerei. Dodici anni, primi peli pubici per i più fortunati, primo rapporto orale ricevuto da almeno 6 mesi. Roba che io a dodici anni non avevo alcun interesse sessuale, stavo lì, a giocare a Tomb Raider e neanche guardavo il sedere scolpito di Lara Croft. E neanche i miei coetanei combinavano niente, la cosa più spinta che ebbi mai visto all'epoca, fu una pomiciata davanti a tutti a fine lezioni. Adesso no, la cosa meno spinta che si vede nelle scuole, è un fellatio tra una lezione e un'altra al compagno di banco. SIETE MATTI?
Questa mania di bruciare le tappe non la capisco proprio, cosa c'è di bello nell'arrivare a trent'anni, col desiderio sessuale del tuo bisnonno in coma? Con le esperienze di un attore pornografico conseguite nel primo anno di superiori, per di più. Date tempo al tempo, non siate frettolosi che non serve a niente, calmatevi.
Cari ragazzi e care ragazze, anzi, bambini e bambine, provate a non calarvi le mutande a dodici anni, contate fino a diecimila: uno, due, tre, leva le mani dalle mutande, quattro, cinque, sei, sette, rimettiti i pantaloni, otto, nove, dieci, prendi i gormiti e gioca, undici, dodici, tredici, aspetta di avere un'età adatta, quattordici, quindici...
Non date retta ai luoghi comuni: -eh, se non fai sesso a 12 anni sei out- -Ancora non hai combinato niente? Ma sei decrepita- -Non l'hai mai preso in bocca?! Hai 13 anni, se non lo fai adesso quando lo fai, quando hai un'età matura per decidere?- -Cosa? Non hai mai pomiciato? Io a 12 già m'ero trombato tua zia-

Albano e Romina

Io non ho mai sopportato le coppiette sdolcinate. Non c'è niente da fare, mi fanno venire il latte alle ginocchia, mi vien voglia di cavarmi un occhio e lanciarglielo a mo di minaccia. Che urto!
Ci sono vari tipi di coppie smielate, quelle sdolcinate, quelle che parlano come Albano e Romina, quelle futuriste, che inventano soprannomi pucciosi, restanto al passo con i tempi: -Sei la mia CPU ed io sono la tua scheda video-.

Oppure quelle sofisticate: -Sei l'uovo di storione sulla mia tartina dell'amore.-

I medici: -Noi siamo come il laccio emostatico e il braccio-

I meccanici: -Sei il mio spinterogeno ed io sono la tua candela.-

Ma i peggiori sono quelli religiosi: -Sei il mio crocefisso ed io ti tuoi chiodi.-

Insomma, una roba assurda, che ti viene da pensare se sei tu quello con dei problemi, o se sono loro. MA, c'è di peggio. C'è di peggio. Ci sono quelle coppiette odiose, che si chiamano ogni 5 minuti, quelle coppiette così smielate, che solo a guardarle ti spuntano i brufoloni da nutella.
Sono una razza protetta, come i panda. Solo che i panda ispirano tenerezza e affetto, le coppiette odiose ispirano violenza e affetto...sì, affetto, voce del verbo affettare, ti affetto il cervello! Io dico, bisogna per forza dimostrare  27 ore su 24 il vostro amore al mondo? C'è proprio bisogno?
Magari siete usciti tra amici, stranamente la sua LEI non c'è; LUI è lì con voi, però non parla, non mangia, non cammina. Che cosa farà mai? Scrive sms alla sua amata. Possibile che non riuscitate a stare separati per due ore? Vi risulta così difficile?
La cosa più bella è quando si lasciano; io in genere mi diverto a sentire se sono rimasti in contatto.
-Senti, ma con Valchiria? Come va?-
-Eh, ci siamo lasciati. È proprio una troia.-
Ma come? Non era la tua trottolina amorosa pitipù-patapà? Eh, la coerenza, in amore proprio non esiste.

Stagione di caccia

Per convenzione, si tende a pensare che l'uomo sia il cacciatore e la donna la preda, l'ambita selvaggina, con tanto di doppio senso ovviamente. Invece no, io sono il classico esempio di maschio preda, quello che non esce con un branco di allupati in cerca di una ragazza facile, quello che addirittura si sente diverso dal resto della specie. È così, c'è il maschio Alfa, quello muscoloso, che puzza di macho e ha l'erezione anche delle ciglia; il maschio Beta, quello normale, il classico camionista inside, quello che studia galateo all'università della Crusca, e poi rutta stronzate sulla superiorità maschile; il maschio Gamma, ovvero i gay, o gli omosessuali, non so quale sia il termine Politically Correct e poi ci sono quelli come me, i maschi Delta, che tifavano per Hillary Clinton pur stando in Italia. Il maschio Delta è la strana reazione alla convivenza con sole donne; ne ho visti davvero pochi, e tutti, dico tutti, non avevano una figura maschile costante. Mio padre è stato sempre presente, non mi posso assolutamente lamentare, ma lavorando un giorno in Germania, un giorno in Piemonte e un giorno a Rocca Cannuccia, non riuscivo a vederlo tutti i giorni.
Da piccolo, tutti gli altri maschi giocavano a calcio, io giocavo con le bambine; a sette anni i bambini odiavano le femmine, io avevo invece la fidanzatina. Purtroppo crescendo non è proprio rimasta così la situazione, sta di fatto che mi presento al mondo come zitello nato.
Sono uno quelli che piuttosto che dire a una ragazza che mi piace, si taglierebbe pene e burattini per non avere più stimoli. Più che maschio Delta, maschio con turbe psichiche ben radicate.
Poi sono la chiara dimostrazione che esistono i ragazzi lunatici. Eccomi! Passo dall'allegria alla depressione solo aprendo Facebook, riesco a deprimermi guardando la televisione e sentendo racconti interessanti.
Infine, da aggiungere alle mie turbe, le insensate reazioni di rabbia contro i le frasi fatte sessiste, del tipo "io ho il pene, non posso cucinare" o "le donne al volante fanno danni". Proprio non le sopporto, lo svilimento dell'evoluzione umana in poche parole...
In più, sono un aperto sostenitore dell'ovaia quadra. Cos'è? Il corrispettivo di "cojoni/palle". È brutto sentire da una donna "io ho i controcojoni", no, non è così, hai le controovaie, che a mio dire, sono addirittura più micidiali, portale con orgoglio.
Eh sì, sono attratto dalla donna forte, dalla donna Xena, che prima ti tromba e poi ti ammazza; che non ha problemi a dire al mondo intero che ha avuto una tresca su Marte, anzi, lo urla ai quattro venti, si vanta anche. O anche la donna Baily, quella che tiene in riga una branco di specializzandi con un mignolo.
Sì, ho delle turbe psichiche molto gravi.

giovedì 13 gennaio 2011

Maggiore età

Sì, sì, sì. Parlo proprio dei 18enni, quella categoria di adolescenti inutile. Tutti i miei coetanei erano contenti di diventare maggiorenni, io ovviamente no. Non ho mai visto i lati positivi di questo passaggio obbligatorio. Come prima avvisaglia di tale cambiamento, mi arrivò la l'invito a votare un non-so-ché al comune di non-so-dove.
Che bellezza! Un altro cambiamento, è la patente - Fulmini e saette - la patente! Quella tesserina rosa come la maglia effeminata di un ciclista, utile come un brufolo sul naso se non si ha una macchina da guidare. Insomma, l'unica soddisfazione è presentarla quando vengono chiesti i documenti. Per prendere questo pezzetto di plastica bisogna ovviamente sostenere un esame adeguato...tra molte file di virgolette, direbbe Yotobi. La mia esaminatrice, la Dolores Umbridge italiana, con tanto di capelli, vocetta e merletti, mi fece guidare per mezz'ora per poi dirmi: -Eh non lo so se darti la patente, hai guidato bene, ma non hai visto il signore che stava quasi attraversando (terrei a precisare che stava sul marciapiede con sguardo da triglia), per non hai fatto errori...ummh, firmi qua-. C-CHE cosa? Ma sei demente, se non sei sicura non me la dai la patente, non ti metti a fare "essere e non essere", mancava solo che scendessi dalla macchina per cogliere una margherita: -lo promuovo, non lo promuovo, lo promuovo, non lo promuovo-.
Sarò strano io, ma se una cosa non me la merito, non la voglio, in più una cosa importante come la patente!
Non guido da settembre, accidenti, non guido da settembre. Non mi piace guidare, è vero, ma almeno per non dimenticare quale sia il pedale della frizione.
Un'altra cosa che non sopporto, sono le feste del 18° compleanno. Io detesto queste feste, dal profondo del mio scroto, le odio come non mai! Io sono andato controcorrente, una festa con 6 persone, me compreso. Tutti quelli della mia classe che hanno festeggiato, tranne una (stima per Chiara) hanno invitato mezzo mondo, compresi i peli pubici di Chuck Norris. Una festa in pompa magna! Con tanto di bomboniere verdi di dubbio gusto. Oh-vostro-Dio, bomboniere, bomboniere per condividere la gioia con gli amici. Bomboniere che generalmente si riciclano-barra-buttano. Che cosa pacchiana, kitchissima come le minigonne pezzate tipo mucca. Una roba abominevole! Per non parlare dei ristoranti scelti; se non hanno 10 stelle sulla guida Michelin, non sono degli di nota.
E pensare che io ho festeggiato al cinese. E adesso gli amici mi copiano pure:
-Dove lo fai il compleanno?-
-Al cinese...-
Copioni del cazzo.

martedì 11 gennaio 2011

Bohemian Rhapsody

Is this the real life ?
Is this just fantasy ?
Caught in a landslide
No escape from reality
Open your eyes
Look up to the skies and see
I'm just a poor boy, I need no sympathy
Because I'm easy come, easy go
A little high, little low
Anyway the wind blows, doesn't really matter to me, to me

Mama, just killed a man
Put a gun against his head
Pulled my trigger, now he's dead
Mama, life had just begun
But now I've gone and thrown it all away
Mama, ooo
Didn't mean to make you cry
If I'm not back again this time tomorrow
Carry on, carry on, as if nothing really matters

Too late, my time has come
Sends shivers down my spine
Body's aching all the time
Goodbye everybody - I've got to go
Gotta leave you all behind and face the truth
Mama, ooo - (anyway the wind blows)
I don't want to die
I sometimes wish I'd never been born at all

I see a little silhouette of a man
Scaramouch, scaramouch will you do the fandango
Thunderbolt and lightning - very very frightening me
Gallileo, Gallileo,
Gallileo, Gallileo,
Gallileo Figaro - magnifico

But I'm just a poor boy and nobody loves me
He's just a poor boy from a poor family
Spare him his life from this monstrosity
Easy come easy go - will you let me go
Bismillah! No - we will not let you go - let him go
Bismillah! We will not let you go - let him go
Bismillah! We will not let you go - let me go
Will not let you go - let me go (never)
Never let you go - let me go
Never let me go - ooo
No, no, no, no, no, no, no -
Oh mama mia, mama mia, mama mia let me go
Beelzebub has a devil put aside for me
For me
For me

So you think you can stone me and spit in my eye
So you think you can love me and leave me to die
Oh baby - can't do this to me baby
Just gotta get out - just gotta get right outta here

Ooh yeah, ooh yeah
Nothing really matters
Anyone can see
Nothing really matters - nothing really matters to me

Anyway the wind blows...

Quanto può essere bella questa canzone?



L'immagine è una mia versione fatta su Illustrator. Odio vantarmi, ma è faiga!

giovedì 6 gennaio 2011

AHHHH

Accidenti! È effettivamente il 6 gennaio e non ho ancora scritto nulla. Il primo gennaio ho perfino iniziato a scrivere un abbozzo di post, che poi pubblicherò in seguito, eppure niente, sei gennaio e non ho detto ancora niente di propiziatorio. Mi vergogno di me stesso!
Bene, iniziamo con i buoni propositi, quell'orrenda tradizione, sì.
-Cercare di essere una persona più aperta! Non letteralmente, la mia migliore amica è stata capace di prenotarmi una vivisezione quando me la sento. Aiuto!
Ecco, in genere non uso termini come "migliore amica", ma visto che vorrei tentare di essere più aperto, e dato che so che non leggerà mai questo insieme di parole messe a casaccio, tento di scriverlo. Tra un'insicurezza e l'altra, evito sempre di classificare oggetti e persone, sapete quegli idioti che classificano tutto ciò che li circonda? Il miglior gatto, il migliore amico, la migliore amica, il miglior maglione, la miglior giornata, la miglior scopata, il miglior dito eccetera, eccetera...Una noia mortale, gente di cui diffidare secondo il mio parere.
Eppure non mi viene nessun'altro termine da usare, come la definireste voi una persona alla quale dite tutto, dalla più infima azione degna di nota, alle cotte che perseguitano la vostra adolescenza? Ah sì, psicologa o strizzacervelli!
Passando ad altro, veniamo alla cronaca. Alla radio hanno detto che capodanno è stato un disastro, una Černobyl' meno radioattiva: proiettili vaganti, dita mozzate, occhi accecati, denti friabili e morti a bizzeffe. Che cosa cazzo vi dice il cervello?! Che siamo elefanti rosa fluttuanti nel buio cosmico? Cosa c'è di divertente nel far esplodere qualcosa, senza nessun effetto pirotecnico, un inutile spreco di tempo, denaro e sensi. -BOOM- Che bello ha fatto bum. E ora? Tanto per rimanere in tema, un cretino, che al posto del cervello ha un buco nero che causerà la fine dell'universo, ha piazzato, perché è una persona intelligente, una miccetta tra lo sportello e lo specchietto delle macchine del quartiere, tra cui quella di mio padre. Adesso, con calma, dignità e classe, PER QUALE CAZZO DI MOTIVO DOGMATICO HAI PIAZZATO UNA CAZZO MICCETTA TRA SPECCHIETTO E SPORTELLO?!?!? No, lo voglio sapere, voglio capire come funziona il tuo cervello da imbecille patentato, cosa c'è di divertente, cosa? -Uh che bello, si è rotto lo specchietto, che ridere ihihi-...iihihi un par di cojoni, la miccetta sai dove te la ficco? Una in bocca, una nel retto, e una a mo di catetere se sei un maschio, cosa assai probabile, sennò non ho neanche il problema della scelta.
E già che ci siamo un petardo per ogni dito, testicolo e occhio. Poi vediamo come ridi.
Uno, due, tre respira Amerì...
Il secondo proposito neanche lo sto a dire, cercare di utilizzare meno turpiloqui. Io tento di usare meno parolacce, ci provo realmente, ma ormai, per me sono come le virgole, cerco di frenarmi, ma è più forte di me. È uno dei pochi lati negativi del mio intercalare (che neanche è tanto marchiato devo dire).
Però potrei sostituire "genitali maschili visti in modo dispregiativo" (cazzo) con Muflone.
Tenterò.