Gli Angeli e i Demoni, del Codice da Vinci del Neurone Perduto di Dan Brown. ~ Siamo proprio sicuri?

sabato 18 dicembre 2010

Gli Angeli e i Demoni, del Codice da Vinci del Neurone Perduto di Dan Brown.

Il titolo dice già tutto. Personalmente, mr. Brown, mi ha tenuto col fiato sospeso solo per qualche capitolo, ma riusciva a compensare la poca suspense con cenni storici e chicche abbastanza interessanti. Inoltre, era abbastanza coerente la storia, Dio non esiste, le opere d'arte hanno misteri celati, il papa è uno stronzo e la chiesa è una setta. E il tutto per ben 2 libri e mezzo, arrivando perfino a dire che Gesù fornicava come un coniglio (beato lui, aggiungerei). Ma, a metà del terzo libro, gli è venuto lo sghiribizzo, la chiamata del signore, o ha deciso di aprire una delle tante lettere minatorie, che ogni ordine religioso su questa terra gli ha mandato.
Non riesco a capire, non mi entra in testa. Robert, prima ci riempi la testa con: -Dio non esiste, io non ho amici immaginari, io credo solo nei fatti, io mi masturbo con furore perché so che nessuno mi giudica, sono un accanito fan dell'onanismo- e poi, dopo tre libri, di cui uno scritto con le zampe posteriori di una vacca storpia, ti converti! Tu cosa?! La sai una cosa Dan? V'a morì ammazzato! Te, il tuo editore e quell'encefalitico di Robert Langdon.
Inoltre, caro Mr. Brown, passi la sopravvivenza di Robert nel primo libro, dove precipita dall'elicottero e si salva cadendo nel Tevere; passi la seconda volta, dove quasi arrostisce; passi la terza, dove quasi affoga; passi perfino la quarta, dove si trova faccia a faccia con l'assassino. E questo è solo il primo libro. Sorvoliamo che sopravvive miracolosamente anche nel Codice da Vinci, ma possibile che nel terzo non l'ammazzino mai? Ne Il Simbolo Perduto ti sei addirittura andato a cercare il fluido respirabile usato dai sub, per non far affogare il tuo caro amico d'inchiostro! SEI SCEMO?!
Il capito più bello è proprio quello della morte di Robert e tu, scribacchino dei miei stivali, trovi una scappatoia per non ucciderlo. Cosa ti ha detto il cervello in quel momento? Che sei una fatina sbrilluccicante come Robert Pattinson? Hai presente quella cosuccia chiamata fantasia? Quella cosa, che molto probabilmente, è fuggita dal tuo cervello anni or sono.
Parliamo del tuo modo di strutturare i libri.

- Passo 01: Avvertite Robert Langdon, immediatamente
- Passo 02: Cadavere
- Passo 03: Arriva la figa di turno con un QI si minimo 400 punti, che ovviamente non sa tenere testa al magnifico Robert
- Passo 04: Storia dell'assassino, il quale è sempre 2 metri per 2, un armadio a 4 ante. Nel primo è di colore, nel secondo è un albino e nel terzo, è un bianco pieno di anabolizzanti
- Passo 05: Intrighi internazionali, misteri antichi e scoperte varie
- Passo 06: Robert si salva miracolasamente da una morte certa
- Passo 07: Il buono sembra essere il cattivo
- Passo 08: Si scopre che il buono è veramente buono
- Passo 09: Il cattivo ha sempre un passato orribile
- Passo 10: Il cattivo muore
- Passo 11: Il mondo è salvo
- Passo 12: Robert fa sesso con la co-protagonista

Danny, fossi il te, non lo scriverei il quarto libro della saga, non per niente, ma faresti la figura dello scribacchino. E soprattutto, di cosa vorresti parlare adesso? Dei mormoni? I massoni li hai usati, gli Illuminati anche, il Priorato di Sion idem, per non parlare della Chiesa Cattolica, dell'Opus Dei e dei padri fondatori dell'America. Hai parlato di Rinascimento, di età Barocca, di Egizi, di Neoclassici e così via, manca poca roba, vuoi forse scrivere che nei quadri di Picasso c'è la ricetta segreta per fare la paella cubista?

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